Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie epatiche croniche rappresentano un grave problema che causa morbilità e mortalità significative nei paesi occidentali e in quelli in via di sviluppo. Molti dei disturbi epatici sono indotti da un alto consumo di alcool che è fra i maggiori responsabili dello sviluppo di steatosi epatica meglio conosciuta come “fegato grasso”.
Non sono molti i principi attivi epatoprotettivi ideali per trattare il fegato e molti di questi sono fitoterapici (sostanze derivate da piante medicinali). La silimarina (estratta principalmente dal Cardo mariano) e la propoli sono i principi attivi fitoterapici che mostrano più proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e antiossidanti a livello epatico. In particolare, da una serie di studi clinici pubblicati, è emerso che gli effetti epatoprotettivi di estratti alcolici di propoli rappresentano un valido trattamento sulla steatosi epatica indotta da abuso di alcool.
Gli studi sono stati fatti su ratti ai quali è stata indotta la steatosi epatica con una dieta particolare per poi trattarli con diversi dosaggi di estratto di propoli ed analizzarne le cellule epatiche.
Si è evidenziato che il trattamento con propoli riduce l’attività dei geni coinvolti nella produzione di grasso a livello epatico e aumenta l’attività dei geni implicati nei processi antiossidanti. Inoltre il trattamento ha contribuito a ripristinare i normali livelli ematici di attività enzimatica relativi alla funzionalità epatica, anche l’esame istopatologico ha evidenziato normalità cellulare.
Anche se mancano, come per la maggior parte dei principi naturali, studi clinici specifici sull’uomo, possiamo quindi ipotizzare, per la notevole mole di studi in vitro e su animali attualmente pubblicati, che la propoli abbia un ruolo importante nel ridurre gli effetti negativi dell’alcol sul fegato.
Il dosaggio che può essere consigliato è quello di 30 gocce di soluzione di propoli 2 volte al giorno sciolte in un cucchiaino di miele, anch’esso, fra l’altro, ha un’azione benefica sul fegato in quanto fornisce fruttosio che è indispensabile al fegato per ottimizzare il suo lavoro.
Fonti bibliografiche
- La propoli può aiutare a prevenire danni al fegato dall’alcol https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31411259 – http://apitherapy.blogspot.com/2019/08/propolis-may-help-prevent-damage-to.html?m=1
- L’influenza dell’estratto di propoli sugli enzimi microsomiali epatici e sul glutatione dopo somministrazione cronica di alcol https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10354820
- Effetto epatoprotettivo di silimarina e propoli nelle lesioni epatiche croniche indotte chimicamente nei ratti https://www.bibliomed.org/?mno=212142
- La propoli ha qualche effetto sulla malattia del fegato grasso non alcolica? https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28437890
- Propoli cilena riduce l’accumulo di grasso sul fegato http://apitherapy.blogspot.com/2010/06/chilean-propolis-decreases-fat-build-up.html